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Intervista a Alessandro Bianchi, docente di fotografia digitale

Chi è Alessandro Bianchi?
Sono ciò che viene fuori dalle mie foto. Come tutti del resto.
In fotografia non si bara, a parole ti puoi descrivere come meglio ti pare ma quando scatti crolla ogni maschera che ti sei messo, vengono fuori le tue caratteristiche, il tuo pensiero, cultura, sentimenti, Stati d’animo, debolezze, passioni, ansie, forza… Tutto.
Quindi ragazzi occhio anche a quando postate foto su fb e social vari perché mettete in piazza voi stessi.
Siamo come fotografiamo, non cosa fotografiamo ma come fotografiamo.
Comunque se mi dite voi chi sono magari evito di andare in analisi 🙂

Qual’è il tuo metodo di lavoro?
Una volta stabilito cosa si deve “raccontare” in un servizio fotografico metto in atto la cosa più semplice del modo: faccio esattamente come mi pare.
Da qualche anno do sempre molto spazio all’improvvisazione e alla ricerca dell’ “errore perfetto” che è ciò che secondo me innalza la bellezza a fascino.
Attenzione, improvvisare è un lusso che ci possiamo permettere solo quando abbiamo la totale padronanza di ciò che si fa. L’improvvisazione non è il caso, non è la botta di culo, è velocità e sicurezza di pensiero ed esecuzione.

I tuoi lavori migliori?
Lavoro deriva dal latino labor = fatica.
Credo che essere costretti alla fatica non porti a niente altro che a odiare ciò che si fa. Non ci sono fatiche (ovvero lavori) migliori.
Vabè dai, volevo glissare la risposta perché non saprei cosa dire. Ogni lavoro ha i suoi lati positivi, male che vada ti serve a capire cosa non rifare.
Quelli a cui sono più legato sono servizi fotografici a personaggi e persone che mi hanno lascito un bel segno dentro, a livelli di rapporto umano e personale che si è creato.

Lavori con molti personaggi famosi…come è lavorare con loro?
Come con chiunque, se sai gestire le cose lavori sempre bene e in clima sereno.
La soddisfazione maggiore è che se un personaggio famoso decide di metterti in mano la sua immagine significa che si fida totalmente di te. Insomma in qualche modo è come se ti dicesse che hai sempre lavorato bene.

Il tuo ultimo lavoro?
Non lo dico, non parlo mai dei lavori fatti finché non vengono pubblicati. Non per scaramanzia, perché proprio non mi appartiene, ma per riservatezza nei confronti del cliente.
Comunque è un servizio di moda.

Quello che ti ha dato più soddisfazioni?
In termini economici una foto di una lampadina che per prima ha usato MTV America per una campagna e di lì è partito il successo di quella foto che ancora è particolarmente richiesta.
A livello di soddisfazione morale quando da una rivista di moda mi fu commissionato di fotografare il fotografo Toni Thorimbert (che per vari motivi considero il mio maestro ed è uno dei fotografi top in assoluto a livello mondiale). Dopo aver visto gli scatti Toni mi disse “hai abbondantemente capito come si fa”

Com’è insegnare all’Accademia Cappiello?
L’ambiente e strepitoso, ci si sente a casa. Anzi, a casa al mare direi tanto si lavora in serenità.
Con i ragazzi si crea sempre un rapporto piuttosto confidenziale.
Mi interessano le loro personalità, cerco di fare in modo che ognuno trovi le chiavi per aprire le proprie porte. Gli faccio un po’ da bussola, voglio che ognuno mantenga le proprie caratteristiche. Non voglio formare tanti piccoli Alessandro Bianchi, uno basta e avanza, c’è bisogno di fare di meglio.

Parliamo del prossimo workshop:

A chi è rivolto il workshop? (professionisti o anche amatori)
A chi cerca una fotografia che abbia un senso, che non sia quello di ricevere i Like sui social ma che racconti veramente, che sia utile anche a chi vuole raggiungere certi risultati anche a livello professionale.
Stessa differenza che c’è tra uno scrittore e una qualsiasi persona che riempie fogli con una lista di parole.

Quali competenze vuole fornire ai partecipanti?
Tramite una simulazione di lavoro illustro i perché e i percome di ogni singola decisione e azione. Faccio vivere il mio modo di lavorare così che ognuno abbia una base di partenza da cui partire per trovare il metodo che più gli si addice.

Sono richieste particolari competenze?
È necessaria la tecnica fotografica base, saper usare la fotocamera.

In cosa consiste la parte di corso che terrai te? (quanta teoria, quanta pratica)

Nella prima mezza giornata insieme alla stylist studieremo il Mood del servizio fotografico, sarà progettazione, ricerca e organizzazione, usciremo con ben chiari in testa gli scatti che faremo il giorno seguente.
Nella seconda parte della giornata e il giorno successivo la teoria sarà applicata alla pratica realizzando gli scatti che abbiamo pensato il giorno precedente, quindi qua affronteremo anche la fotografia proprio sul campo.
Ovviamente mentre scattiamo faremo anche riferimenti teorici.

Alessandro Bianchi
Docente fotografia digitale nei corsi di grafica pubblicitaria e comunicazione, master interior design, corsi brevi e workshop

Fotografo professionista dal 2000 dopo il diploma alla ADFF e docente di fotografia presso l’ accademia d’arte e design Leonetto Cappiello di Firenze dal 2013. Attualmente oltre all’ insegnamento della fotografia si occupa di celebrity portrait anche per l’editoria (Maxim, Max, Panorama, Gente, Fly Magazine ecc. e per libri), fotografia pubblicitaria, di moda e commerciale; direzione della fotografia per film e video e, conseguentemente alla passione per l’ architettura e il design, anche per la realizzazione di rendering 3D per aziende di arredamento e design.

“http://www.alessandro-bianchi.com/”:http://www.alessandro-bianchi.com/

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